AKT. 2



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"Alzati Ginta, sei in ritardo per la scuola!", queste erano le parole che ancora Ginta sentiva, le parole che sino a quel giorno avevano rispecchiato la realtà, ma che adesso rappresentavano un sogno, poichè lui si era svegliato su quel Märchen che aveva sempre sognato.
Le pietre erano rosse, gli uccelli erano strani... iInoltre il ragazzo era allibito: ci vedeva bene, correva velocemente ed era forte, tutte capacità che non aveva mai avuto. Mentre dava aiuto ad alcune pietre parlanti, una strana armatura lo attaccò a sorpresa, ma invece di scappare, il ragazzo l'affrontò a mani nude e la sconfisse in un battibaleno, ricevendo gli applausi di una misteriosa ragazza, che gli faceva i complementi. La giovane aveva le sembianze di una strega e doveva esserlo davvero, dato che quando si presentò come Dorothy, persino le pietre si spaventarono.

Chiese a Ginta come aveva fatto a sconfiggere l'ÄRM che gli era andata contro, ma il ragazzo le rispose che era stata la sua sola forza fisica. Infatti benchè la strega lo squadrasse dalla testa ai piedi, dovette ammettere che il malcapitato non aveva nessun tipo di ÄRM con se. "Cos'è un ÄRM"? Chiese Ginta alla ragazza; ebbene, un'ÄRM è un accessorio di svariate forme creato metallurgicamente con all'interno un potere particolare.
Ginta era completamente bianco, non solo non ne aveva mai visto una, ma non sapeva cosa fossero! Vedendo l'enorme forza del ragazzo, Dorothy pensò bene di sfruttarlo, così le venne l'idea di mostrargli un Ring Dagger, un tipo di Weapon ÄRM che da anello si trasformava in coltello; e chiese a Ginta di seguirla ed aiutarla, poichè, se fosse riuscita ad ottenere una cosa che stava cercando, gliel'avrebbe regalato. Ovviamente il biondino accettò molto volentieri e seguì la strega. Una volta giunti di fronte ad uno strano tempio, Dorothy si fermò per controllare la sua cartina. Ciò che stava cercando si chiamava Sigillo di Babbo, ed era custodito lì dentro. Mentre cercava di spiegare questo a Ginta, il ragazzo si lascò trasportare dalla frenesia, e non riuscendo più a smettere di tremare per l'eccitazione, corse dentro il tempio, spaccando i rovi e le radici che gli sbarravano la strada, per poter scoprire cosa nascondesse quel luogo, ricordando con orgoglio la promessa fatta a Koyuki; cioè che quando sarebbe tornato, le avrebbe raccontato per filo e per segno la sua avventura.