AKT. 152


LA DISFATTA DEI CHESS

I MÄR sono finalmente giunti al Castello di Lestava, e lì hanno trovato ad attenderli le ultime truppe dei Chess no Koma, guidate dal perfido Magical Row, fedele servitore di Diana, che sperava di arrestare l'attacco dei ragazzi, ma si sbagliava di grosso, poichè erano agguerriti al massimo (persino il vecchio Gaila), ed in men che non si dica, sbaragliarono tutti quanti i Chess rimasti, lo stesso Magical Row ricevette ciò che si meritava sin dall'inizio. Da solo era forte e poteva farcela a tenere testa a Snow (soprattutto facendo leva sulla gentilezza della ragazza), ma contro tutti i MÄR messi insieme, ed i loro Guardian più potenti, il malvagio giullare non ebbe storia, e fu subito ridotto male da Aran e Nanashi. Confessò loro di aver rapito Snow solo perchè quelli erano gli ordini di Diana, ma di voler sinceramente bene alla ragazza e di desiderare che fosse salvata.

Intanto Ginta, Dorothy, Alviss ed Ed, facevano irruzione del palazzo, ed entrando nella Sala del Trono, ci trovarno ad attenderli Phantom, seduto a gambe accavallate come sempre, ed accanto a lui Candice.

Dorothy ed Ed stavano per aizzarsi contro di loro, ma davanti a tutti si parò Alviss, intimando a Phantom che ormai aveva perso. Phantom era tranquillo, come se sapesse cosa gli sarebbe capitato. Alviss chiese di rimanere da solo con lui, e così i suoi compagni fecero. Phan tom non aveva voglia di combattere, era consapevole del suo destino. Il bishounen inserì nella serratura ubicata nel petto di Phantom, la Chiave che gli aveva dato il vecchio saggio di Kaldea, e che lo avrebbe liberato. Candice tentò di fermarlo, ma Phantom la fece desistere, questo era ciò che voleva anche lui. Inizia allora a ricordare che quella Chiave era posseduta da un gruppo di persone uccise dal potere di King, tra cui la sua fidanzata di tanto tempo fa, che non aveva mai accettato lo Zombie Tattoo e tutto ciò che ha comportato per Phantom. Era come se lei avesse diciso di incontrare solo Ginta, per poterlo aiutare a liberare il ragazzo che un tempo amava.
Il First Knight accettò serenamente il suo destino, pensando che Ginta aveva addirittura superato Danna, e ne era felice. Nel momento in cui Alviss girò la Chiave, e pose così fine all'esistenza dell'uomo, Phantom sorrise esalando l'ultimo respiro, e donando il suo ultimo pensiero a MÄR Heaven.

Una leggenda era finita, ora Phantom non era che polvere, ed a piangere la sua morte accanto a lui, c'era la sola Candice.
Adesso Alviss era libero dalla maledizione dello Zombie Tattoo, e come lui anche Lauren, che con grande sofferenza assisteva alla scomparsa di quello che era il suo "marchio d'orgoglio", fatto dall'uomo che riteneva suo padre.
Ora non rimaneva che salvare Snow; Ginta e gli altri erano giunti finalmente al piano superiore del Castello, dove una volta spaccato il muro grazie a Babbo, ad attenderli c'era una misteriosa e scura figura femminile... quella di Diana.