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AKT. 67
LA FOLLIA DI PHANTOM
La misteriosa figura che apparve davanti a tutti venne subito riconosciuta da Ginta come Tom, il ragazzo che incontrò nella Caverna di Vestory; ed entusiasta, il ragazzino stava per fargli la festa, quando ad un tratto Aran e gli altri lo fermarono, rivelandogli che quello non era un ragazzo ne un amico, ma il leader dei Chess no Koma: Phantom.
Ginta era sconvolto, quello era l'uomo che aveva ucciso suo padre, i fatti cominciavano a girargli per la testa e a confonderlo, finchè non si fece trasportare dalla rabbia e cercò di inveire contro Phantom stesso. Fortunatamente Aran ed Alviss lo fermarono, Phantom non era alla sua portata, non era possibile sconfiggerlo, era la meta che si erano prefissati di raggiungere, ed ancora Ginta non aveva la maturità necessaria per batterlo.
Phantom sembrava contento, faceva i compliemnti a Lauren per il match, ma era il solito ipocrita con gli altri. Diceva a Ginta di odiare il mondo e le persone che ci vivono, poichè tutti sono ipocriti e le piante, i fiori, il cielo, tutto ciò che c'era, sarebbe dovuto scomparire.
Il mondo secondo lui era corrotto e le persone inutili, i Chess no Koma avrebbero fatto pulizia e non avrebbero permesso a MÄR o Cross Guard che fossero, di mettergli di nuovo i bastoni fra le ruote.
Sfrontatamente, Phantom |