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AKT. 65
ALVISS VS. LAUREN (2)
Alviss se la stava vedendo davvero brutta, il Knight che aveva di fronte dimostrava che la sua posizione nella gerarchia dei Chess non era certo un dono arrivato dal Cielo, ma era meritata.
Lauren notò il tatuaggio del ragazzo, che arrivivava sino alle mani, e gli chiese subito se quello fosse lo Zombie Tattoo, poichè subito dopo scoprì la manica della sua casacca, e mostro ad Alviss lo stesso, identico tatuaggio.
Il bishounen dei MÄR era sconvolto, oltre lui esisteva un altro ragazzo nelle medesime condizioni, perchè??? Per di più Lauren gli rivelava che il suo tatuaggio, da lui chiamato "battesimo" gli era stato fatto di sua spontanea volontà, poichè il suo unico desiderio era quello di seguire il cammino di Phantom, e nulla gli importava di diventare un morto vivente o chissà cos'altro.
Alviss era furioso, quale folle ragione poteva spingere il giovane ad una scelta così sbagliata?! Continuava a chiedere a Lauren il perchè delle sue scelte, intimandogli di smetterla poichè Phantom lo stava solo usando, ma il ragazzo non era per niente colpito o smosso dalle parole dell'avversario, anzi... era tranquillo e sicuro di se, non gli importava d'altro che di poter servire Phantom. La ragione stava nella sua infanzia; i genitori morirono quando era solo un bambino, e la vita nel suo paese era diventta insostenibile, in quanto la gente faceva finta di non vederelo, o forse, semplicemente, non aveva interesse ad occuparsi di un trovatello. Lauren sarebbe morto se non fosse stato che un giorno, inaspettatamente, davanti a lui apparve un uomo, che gli offrì da mangiare e gli chiese di seguirlo. Quell'uomo era ovviamente Phantom, e Lauren non poteva dimenticare ciò che il First Knight aveva fatto per lui, ne aveva intenzione di tradirlo. Gli aveva dato un casa, una ragione per vivere e per andare avanti, ma soprattutto gli aveva dato la sua fisucia, ed il bellissimo Knight mai e poi mai l'avrebbe tradita. Tutto ciò che stava facendo lo trovava più che giusto, era Alviss quello che sbagliava, perchè non aveva intenzione di unirsi a loro nella vita eterna. Lo Zombie Tattoo non era che una maledizione, se davvero fosse divenuto un morto vivente, non avrebbe potuto definire la sua esistenza |