AKT. 14



LA PRINCIPESSA SNOW (1):
IL CANE DORMIENTE

Con grande entusiasmo Koyuki stava offrendo a Ginta una torta fatta con tutto il suo affetto. Sopra ci aveva fatto una simpatica decorazione con Pioseidone, il Re del Mare e delle Sirene, e la torta sembrava proprio invitante. Chiedeva a Ginta di assaggiarla, ed il ragazzo non se lo fece ripetere due volte, addentando con voracità la torta. Purtroppo il gusto non rispecchiava l'aspetto, ed il povero Ginta a momenti vomitava. La piccola Koyuki però non si perse d'animo, e leccando teneramente un pò di panna presa con un dito dalla guancia di Ginta, gli promise che la prossima volta sarebbe andata meglio. Allo stesso tempo una voce diceva "non so perchè, ma so tutto del meraviglioso mondo che Ginta riesce a vedere". Udendo quella parole Ginta si svegliò; si trovava vicino alla cascata dove la notte prima aveva combattuto contro Alviss, e accanto a lui c'erano Babbo e Jack, non c'era dubbio, aveva di nuovo sognato la realtà.
Pensare a Koyuki e alle sue parole di incoraggiamento gli dava forza, così prese la barretta di cioccolato che ragazzina gli aveva dato e la osservò, ripromettendosi anche lui, di fare del suo meglio.

Alviss gli aveva detto di diventare forte, o non ce l'avrebbe mai fatta a sconfiggere i Chess no Kouma, e Ginta era intezionato a fare del suo meglio, infatti insieme a Jack, iniziò subito una serie di durissimi allenamenti fisici che consistevano in corse, prove di forza e flessioni; tutti esercizi che avrebbero consentito ai giovani di migliorare le loro capacità. Babbo faceva il figo, facendo a Jack grandi discorsi sull'essere uomini e sapere affrontare le prove della vita, ma il ragazzo non glielo permise, lui era già preparato psicologicamente a superare ogni prova, per diventare un vero uomo! Mentre i due discorrevano, Ginta trovò qualcosa di assurdo, un cane addormentato (che più che addormentato sembrava collassato o peggio ancora, mezzo morto XD)!! Tutti quanti si precipitarono dallo strano essere, e Babbo era sconvolto... era bruttissimo! Purtroppo non tenne per se il pensiero ed il cane lo sentì, offendendosi. Si alzò in piedi e si presentò, il suo nome era Edward, ed era lì per proteggere una principessa.
Alla visione delleÄRM che i ragazzi avevano indosso, il cane pensò di potersi fidare e di potergli chiedere aiuto, così chiese loro di seguirlo e li condusse davanti ad un castello ghiacciato, dove raccontò la triste storia della giovane principessa che tentava di proteggere ed aiutare.

Era stata la principessa, di sua spontanea volontà, a rinchiudersi nel ghiaccio, creando un vero e proprio sigillo che l'avrebbe protetta.
Edward spiegò ai tre che anni prima la Regina morì, e dato che la principessa era troppo piccola e triste, il Re si risposò, con una donna che inizialmente fu gentile e si comportò da mamma con la principessa, ma che successivamente, assaggiando il potere, volle sempre di più e cambiò. Bei vestiti, gioielli, possedimenti... non c'era più nulla che le bastasse, ed arrivò al punto di desiderare addirittura MÄR Heaven.
La sua avidità e la sua sete di potere erano così forti che la sua figura prevaricò quella del Re, che ormai era divenuto marginale nel regno. Il suo intento era quello di usare la principessa per convincere la gente a darle retta, ma quando la ragazzina se ne accorse, scappò via dal Castello insieme al fidato servitore Ed, e si rinchiuse nel ghiaccio, per sfuggire dalle grinfie delle matrigna.
Però, per quanto fosse stata lei stessa a rinchiudersi nel ghiaccio e a decidere di sigillarsi, per quanto avrebbe potuto resistere? Ginta e gli altri non potevano certo lasciare che morisse, così non ci fu neanche bisogno di consultarsi, erano tutti d'accordo: avrebbero salvato la principessa!